Il lavoro che uccide anche chi il lavoro non ce l’ha: il caso Eternit – Bice Fubini

    Il rischio amianto dalla fabbrica Eternit si è esteso a tutta la città di Casale lasciando una serie drammatica di malattie e decessi tra la popolazione civile. Si è cominciato a percepire questo fatto quando si sono ammalate di mesotelioma donne che mai avevano messo piede in fabbrica, casalinghe o disoccupate, che ricevevano in casa le tute piene di polvere di mariti e figli. Poi si è visto che anche altri civili venivano colpiti, quelli che erano stati esposti al “polverino” “munificamente” donato (smaltito!) dai dirigenti della fabbrica ai dipendenti che ne facessero un uso privato (copertura di strade, coibentazioni eccetera).
    Prenderò spunto da questo per illustrare la storia dell’amianto,  come agisce e che cosa capita nel mondo, per finire con altre donne destinate anche esse ad essere vittime dell’amianto: le indiane – che lavorano a casa – magari in presenza dei propri bambini – cumuli di amianto senza alcuna protezione… e non capita solo in India!

Bice Fubini
Bice Fubini è professore Ordinario di Chimica Generale ed Inorganica presso la Facoltà di Farmacia dell’Università di Torino ed è  Direttore del  Centro Interdipartimentale “G. Scansetti” per lo Studio degli Amianti e di Altri Particolati Nocivi. Dall’inizio anni ‘80 si occupa dello studio delle basi chimiche della tossicità dei materiali, in particolare del ruolo della chimica di superficie nella patogenicità di fibre e polveri quali amianto, silice cristallina, sostituti dell’amianto, polveri atmosferiche e nanoparticelle. Si è sempre interessata al ruolo delle donne nella società ed in particolare nella scienza. In seguito al movimento femminista degli anni ’70, cui ha attivamente partecipato,  ha contribuito a costituire a Torino (1979) un gruppo informale  “Donne e Scienza”, tuttora attivo e fa parte dell’omonima associazione nazionale.