Pralafera, settembre 1920 – Jean Louis Sappè, Maura Bertin

Il 27 febbraio 1920, dopo uno sciopero di 48 giorni, le operaie degli stabilimenti Mazzonis occupavano la fabbrica di Pralafera, in Val Pellice. L’occupazione, decisa dall’organizzazione sindacale per risolvere una vertenza incancrenitasi a causa della cocciutaggine padronale, non durò che pochi giorni e cessò perché lo Stato decise la requisizione degli stabilimenti (e in un secondo tempo li riconsegnò ai Mazzonis).
Quella di Pralafera fu comunque la seconda occupazione di fabbriche in Italia, dopo quella di Sestri Ponente, e rappresentò con ogni probabilità la prova generale dell’occupazione delle fabbriche del settembre successivo. Gli stessi giornali borghesi, in un articolo di Luigi Einaudi sul “Corriere della Sera”, definirono il “caso Mazzonis una delle pietre miliari di una profonda trasformazione avvenuta nei rapporti tra capitale, lavoro e stato“.
Il Gruppo Teatro Angrogna (GTA), sul finire degli anni Settanta, ha ritenuto che fosse importante raccogliere le testimonianze dei protagonisti di quelle lotte, in modo che questa memoria storica e collettiva del movimento operaio in Val Pellice non andasse persa. Lo spettacolo che ne derivò andò in scena per la prima volta il 30 aprile 1978 ad Angrogna, ed era basato in gran parte su documenti d’archivio e sulle testimonianze degli operai e delle operaie di Pralafera (registrate e tutt’ora conservate nell’archivio del Gruppo), che qui vogliamo ricordare: “Magna Florette” (Florina Durand di Rorà), Daniele Rostagno di Luserna, Maria Bonansea di Torre Pellice, Margherita Capello di Luserna, Maria Chiabretto di Luserna, Augusto “Gustin” Giordan di Angrogna, “Fina” Ducime di Luserna, Guido Cesan di Torre Pellice.

Jean Louis Sappè – Maura Bertin
Jean Louis Sappè (autore ed interprete dello spettacolo nel ruolo dell’onorevole prarostinese Matteo Gay) e Maura Bertin (che recitava la parte dell’operaia Antilla) sono tra i fondatori del GTA, un gruppo che trae origine dalla lunga e ricca tradizione delle filodrammatiche valdesi, e che si costituisce in modo autonomo ad Angrogna, sulle montagne della Val Pellice, nell’autunno del 1972.
Attualmente sono tra i protagonisti dello spettacolo “I Vanzetti”, scritto nell’ottantesimo anniversario della morte di Nicola Sacco e di Bartolomeo Vanzetti, uccisi innocenti sulla sedia elettrica a Boston, Stati Uniti. Il lavoro sarà proposto prossimamente a Massello (25 ottobre) e a Pomaretto (22 novembre), nonché, ma la data è ancora in via di definizione, a Villar Perosa.
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