La storia di Silvia Pons ha un respiro breve: 1919-1958. Ma l’intensità di questa vita, che attraversa il cuore del Novecento, è scandita da impegno e sfide coraggiose. Non solo antifascismo, militanza nel Partito d’Azione, Resistenza, attività nella galassia dell’associazionismo femminile. Dai documenti presenti nel fondo (lettere, cronache, racconti, poesie, fotografie, pubblicazioni di carattere medico, appunti) emerge anche una scenografia neorealista degli anni Cinquanta raccontata in diretta, segnata dalle trasformazioni culturali e sociali.
La metodologia di ricerca, basata sui punti fermi della cronologia, dell’interrelazione e del controllo della veridicità (critica storica), mi ha permesso di collocare all’interno dell’impalcatura iniziale ogni fatto. Storie che richiamano altre storie, estendono la cornice temporale della biografia, ampliano la geografia dei luoghi, fanno entrare in scena altri personaggi e nuove vicende. Gli avvenimenti diventano onde che si propagano e rendono comprensibile la formazione culturale, i comportamenti e la mentalità.

Maria Rosa Fabbrini

Storica, specializzata in metodologia della ricerca, mi occupo da anni di storia valdese.
L’incontro con il medievista Georges Duby, la cui biografia intellettuale è stata oggetto della tesi di laurea, ha orientato i miei studi secondo l’impostazione della scuola storiografica francese.
Ho curato e pubblicato lavori per il CNR, la Società di Studi Valdesi, il Touring Club Italiano, la casa editrice CDA&Vivalda.
Nata a Torino nel 1946, vivo dal 1998 a Torre Pellice