Svelare il silenzio. Divisa monastica e mutilazioni intellettuali – Silvana Bartoli

 

“Memorie disperse, memorie salvate”: il titolo scelto dall’Archivio delle Donne in Piemonte mi è subito apparso quanto mai efficace per evocare la difficile sopravvivenza della memoria femminile.
In presenza di un vastissimo numero di trattazioni maschili dei grandi snodi della storia, le voci e le scritture femminili sono poche, spesso manipolate o neutralizzate dalla mediazione maschile: basti l’esempio di Teresa di Lisieux.
Di enorme importanza far uscire queste parole dai luoghi e dai tempi in cui sono state prodotte o rintracciate, cercare di liberare la loro autenticità, sollevando il velo di polvere che le ha nascoste troppo a lungo. Sicché, per quanto riguarda la specificità delle mie ricerche in territori religiosi, accanto all’importanza degli archivi di Stato, voglio collocare gli archivi dei conventi femminili, preziosi per ricostruire la vita delle donne, monache e no.


Silvana Bartoli ha insegnato nelle scuole superiori e presso la Scuola Interateneo di Specializzazione dell’Università di Torino. Si occupa di storia delle donne con attenzione specifica alle forme e ai modi della monacazione femminile nel Seicento. Sull’argomento ha pubblicato le seguenti monografie: La ‘Madalena’ di Novara. Un convento, una città (Sellerio, 1995); Angélique Arnauld, Relazione su Port-Royal. L’autobiografia di una monaca ribelle (a cura di, Sellerio, 2003); Le vite di Jacqueline Pascal (Olschki, 2009); Jacqueline Pascal, Il coraggio delle fanciulle. Lettere (a cura di, Et al./Edizioni, 2013).
La bibliografia completa sul sito di Storia Moderna: www.stmoderna.it