Donne e Resistenza in provincia di Alessandria: dalla memoria alla storia – Luciana Ziruolo

   L’intenzione è quella di recuperare al mondo ciò che è uscito sfilacciato dal passaggio fra gli ingranaggi della storia ufficiale.
    In questo senso molto cammino è stato percorso a partire dagli Settanta del secolo scorso ad oggi. Basti citare La Resistenza taciuta: dodici vite di partigiane piemontesi, a cura di Annamaria Bruzzone e Rachele Farina, che uscì per la prima volta nel 1976 a Milano per  i tipi di La Pietra  (poi rieditato nel 2003 a Torino da Bollati Boringhieri) e  – a vent’anni di distanza – il lavoro di Anna Bravo e Anna Maria Bruzzone, In guerra senza armi. Storie di donne. 1940-1945, Roma-Bari, Laterza, 1995.
   Nel nostro territorio il lavoro compiuto è stato rivolto soprattutto  alle  memorie da salvare: interviste audio, video, alle protagoniste e alle  testimoni di un tempo “speciale”.
   Si avverte ora la necessità di un passaggio (dopo una fase adeguata di censimento e ricognizione dell’esistente nelle varie aree della provincia) ad una sistemazione storica che sola  può fornire ulteriori possibili chiavi interpretative.

Luciana Ziruolo
Luciana Ziruolo (Milano,1956), già docente di Geografia economica nell’istruzione secondaria, dal 2006 è direttore dell’Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria “Carlo Gilardenghi”, è redattrice di “Quaderno di storia contemporanea”. Si è occupata di storia dello stato unitario, nonché di didattica della storia contemporanea.
Ha pubblicato numerosi saggi e articoli in volumi collettanei e riviste.