Carte da legare e matti da slegare. L’archivio dell’Ospedale neuropsichiatrico di Racconigi – Daniela Caffaratto

La Soprintendenza archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta nell’anno 2002 ottenne dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri un finanziamento sui fondi a diretta gestione statale dell’Otto per Mille, finalizzato alla realizzazione del progetto di recupero e valorizzazione dell’archivio dell’Ospedale neuropsichiatrico per la provincia di Cuneo. L’intervento si inseriva nel contesto più ampio del progetto nazionale denominato “Carte da legare”, promosso dalla Direzione Generale per gli Archivi del Ministero per i beni e le attività culturali.
“Carte da legare” ha come finalità azioni di tutela e di valorizzazione degli archivi degli ex ospedali psichiatrici presenti sul territorio nazionale, a forte rischio di dispersione dopo la chiusura delle istituzioni manicomiali, avvenuta con la legge “Basaglia” n.180 del 1978. L’archivio è costituito da documenti di carattere sia sanitario sia amministrativo, accumulatisi presso la sede dell’Azienda sanitaria locale, ente che ha ereditato dalle Province le funzioni di assistenza sanitaria nei confronti delle persone colpite dal disagio mentale.
Il progetto si è articolato in tre fasi: il riordino e l’inventariazione dell’archivio amministrativo; la schedatura informatizzata delle cartelle cliniche; la pubblicazione di un volume sull’archivio.

Daniela Caffaratto – Laureata in Lettere presso l’Università degli studi di Torino e Diplomata in Archivistica, Paleografia e Diplomatica presso l’Archivio di Stato di Torino, presta servizio di ruolo dal 1979 presso la Soprintendenza Archivistica del Piemonte e della Valle d’Aosta (Ministero per i beni e le attività culturali), in qualità di “Archivista di Stato-direttore coordinatore”. Nell’ambito dell’attività istituzionale si occupa in particolare degli archivi della sanità e coordina in sede locale diversi progetti nazionali (Carte da legare, Siusa, Osservatori astronomici, ecc.).
È membro di diverse associazioni culturali (Associazione nazionale archivistica italiana, Società storica delle Valli di Lanzo, Accademia italiana di storia delle farmacia) e di comitati scientifici.
E’ autrice di diversi saggi ed articoli di archivistica e storia locale.